rieccomi a Voi con un nuovo videolino, uno SPOT pubblicitario per presentare le prime due date del Tour "Nearly Unplugged Live 2020" dei Petrichor.
Come promesso,
Vi svelo qualche piccolo retroscena riguardante il video.
La musica di sottofondo è la Parte III di una canzone che si intitola "A volte mi sembra". Il testo originariamente era una poesia e faceva parte di un mio romanzo incompiuto e quindi inedito (ma chissà... magari un giorno...). Mettendo su il progetto Petrichor mi è sembrato che si potesse adattare benissimo. C'è una particolarità. È scritto in prima persona, e quando l'ho ideato, ormai vent'anni fa, immaginavo che fossero i pensieri di un cinquantenne, e immaginavo che un cinquantenne vivesse ormai con la mente costantemente rivolta al passato e quasi rassegnato al fatto che ormai è "troppo vecchio" per realizzare i sogni non realizzati. Riprendendolo in mano ora però succede che io SONO quel cinquantenne e a dirla tutta non la penso più come la pensavo all'epoca... Ed ecco che alle due parti differenti del testo ne ho aggiunta una terza in cui contraddico quanto detto prima. Una sorta di "No caro amico, non sono d'accordo" di Marcoferradiniteoremiana memoria. Quindi, il testo si divide in tre parti e allo stesso modo si divide in tre parti la musica. Dura solo sei minuti, un tempo poco più lungo della durata "standard" delle canzoni al giorno d'oggi (su questo torneremo in un apposito post). Dura sei minuti, dicevo, ma è decisamente una suite, tre movimenti per tre diversi stati d'animo. È anche una sorta di "compendio" dei miei ascolti musicali. Infatti se la prima parte pare ispirata ai cantautori moderni tipo Gazzè o Fabi, la parte centrale sembra composta da Facchinetti (con l'aiuto di John Cameron Mitchell, quello di "Hedwig and the angry inch"). La terza parte, ovvero quella che potete ascoltare nel video, è decisamente ispirata ai ritmi danzerecci delle nuove generazioni, le musiche composte non dai "musicisti quelli veri" (anche su questo torneremo) ma dai DJ. Personalmente ormai ho sviluppato un'insana passione per Bonobo, ma anche robe ancora più crossover, dai Daft Punk agli Air. È quello il tipo di musica che mi interessa fare e che, come ho avuto modo di dire ormai fino alla noia, spero diventi il mio nuovo mestiere As Soon As Possible!!!
Due parole anche sulle Immagini
Nonostante la mia attrezzatura cinematografica, che custodisco gelosamente e che amo profondamente visto che si tratta di roba piuttosto professionale, non sono in grado di fare le riprese che vorrei fare. Un po' per limiti di tempo, un po' per limiti proprio miei (non sono capace), un po' perché il lavoro fatto bene costa sempre qualche lira. Ma per fortuna ci sono dei siti su internet da cui puoi gratuitamente scaricare le immagini di cui hai bisogno, ed è proprio su uno di questi siti che ho trovato le immagini che compongono questo video. Molte hanno a che vedere col testo, altre hanno a che vedere con la "filosofia" dei Petrichor, altre erano solo belle e coerenti con quelle montate accanto. Alla fine credo sia venuto fuori un lavoro godibile, di certo non posso realizzare in questo modo un videoclip ufficiale, ma per questi spot queste miniclip sono davvero il non plus ultra. La versione della canzone è quella senza la voce che canta (sostituita da un suono di sintetizzatore), e quel crescendo credo che sia una delle cose migliori che io abbia mai composto: semplice, efficace, commovente, coinvolgente. Mi risuona in testa di continuo. Una di quelle cose di cui puoi fare il Remix. Insomma, avrò anche impiegato vent'anni a finire sta canzone, scritta a quattro mani dal me di oggi e dal me di allora, ma sono davvero soddisfatto.
Veniteci a trovare nei nostri Live. E se vi va di organizzarne uno, sapete dove trovarmi.
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Buona Giornata,
Bac
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