A VOLTE MI SEMBRA
A volte mi sembra di attraversare un fiume,
Di passare un guado, dove l’acqua
Mi arriva giusto all’inguine.
Non vado dritto alla sponda opposta
Quasi mai. Tendo sempre a volgermi
Nella direzione da cui l’acqua arriva
E risalire.
Camminare controcorrente
Senza sfida.
Non senza motivo, però.
Sarà perché
Rifletto poco su quello che sono
E su quello che faccio.
Seguirei la corrente.
Ah, se questo fiume sapesse
Se solo sapesse
La strada forse
Mi abbandonerei.
A lui! Ma
Forse sono un artista
E vado a caccia di farfalle!
Di Farfalle!
Poi torno al fiume
E lo attraverso Ancora
Ma non so se è lo stesso guado
E non so nemmeno
Se è lo stesso fiume.
So che è un brivido
E so che c’è qualcosa
Che dovrò sacrificare
Non potrò scegliere cosa.
No. Non potrò.
Questo è il penultimo verso
E questa è la fine.
O forse no
Forse è solo quel giorno dell’anno
In cui ti fermi a guardare al passato
Dimenticando la prospettiva
Dimenticando l’ovvia verità
Che sei soltanto a metà della strada
E anche se tutto il resto è in salita
Dopo anni di allenamento
Le tue gambe sono molto più forti
E come posso io non cantare
Sotto la luna dei pastori
Sotto il sole che muore ogni giorno
Per poi nascere ancora e ancora
Perché sì che io sono un artista
E vado a caccia di farfalle
E ogni volta che ne acchiappo una
Anche il fiume si ferma a guardare.
Ad ascoltare.
_____________
Testo e Musica Andrea Baccassino PETRICHOR
Buona Giornata,
Bac
Quasi mai. Tendo sempre a volgermi
Nella direzione da cui l’acqua arriva
E risalire.
Camminare controcorrente
Senza sfida.
Non senza motivo, però.
Sarà perché
Rifletto poco su quello che sono
E su quello che faccio.
Seguirei la corrente.
Ah, se questo fiume sapesse
Se solo sapesse
La strada forse
Mi abbandonerei.
A lui! Ma
Forse sono un artista
E vado a caccia di farfalle!
Di Farfalle!
Poi torno al fiume
E lo attraverso Ancora
Ma non so se è lo stesso guado
E non so nemmeno
Se è lo stesso fiume.
So che è un brivido
E so che c’è qualcosa
Che dovrò sacrificare
Non potrò scegliere cosa.
No. Non potrò.
Questo è il penultimo verso
E questa è la fine.
O forse no
Forse è solo quel giorno dell’anno
In cui ti fermi a guardare al passato
Dimenticando la prospettiva
Dimenticando l’ovvia verità
Che sei soltanto a metà della strada
E anche se tutto il resto è in salita
Dopo anni di allenamento
Le tue gambe sono molto più forti
E come posso io non cantare
Sotto la luna dei pastori
Sotto il sole che muore ogni giorno
Per poi nascere ancora e ancora
Perché sì che io sono un artista
E vado a caccia di farfalle
E ogni volta che ne acchiappo una
Anche il fiume si ferma a guardare.
Ad ascoltare.
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Testo e Musica Andrea Baccassino PETRICHOR
Buona Giornata,
Bac
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