martedì 17 febbraio 2015

17 febbraio e la mia su Sanremo Puntata Due X 01


 Le Canzoni Che Hanno Vinto Sanremo - Puntata 02 - Prima Parte (1951 - 1989)


 Amici Miei, non avrei mai creduto che la prima puntata potesse avere tanto successo. La mia autostima ringrazia. D'altro canto lo sapevo che prima o poi quel diploma in Sanremologia sarebbe servito...

Nuova puntata, stessa domanda: Chi ha vinto Sanremo? Se "previously" abbiamo parlato di quelle piazzatesi effettivamente al primo posto, ora è il momento di parlare di quelle canzoni che, per sottolineare l'espressione di Carlo Conti che da ora in poi farò mia, hanno "vinto nella vita". Mai espressione trovata per caso all'ultimo momento in un attimo di confusione fu più pregnante.

La casistica di brani eliminati o arrivati nelle ultime posizioni che poi hanno trovato grande o addirittura enorme riscontro presso il pubblico è talmente ampia che ormai molti cantanti SPERANO di arrivare ultimi, per poter vendere più dischi. In realtà, come vedremo, le giurie sono state molto spesso miopi. Molto spesso, ma non sempre.

Divido questa puntata in due parti (1951 - 1989 e 1990 - 2015) per renderne più agevole la lettura.


Nella Prima Edizione (1951) le 20 canzoni in gara erano cantate tutte da Nilla Pizzi, Achille Togliani e Il Duo Fasano. Vi ricordo, se non avete letto la prima puntata, che la dicitura corretta quando ci si riferisce al Festival Di Sanremo, è "Festival Della Canzone Italiana". Vinse "Grazie dei Fiori", delle altre non si sa più nulla.


Della Seconda Edizione (1952) ricordiamo benissimo anche la Seconda Classificata "Papaveri e Papere".

Della Terza edizione (1953) ricordiamo la terza classificata "Vecchio Scarpone", ma ci fu il "mitico" caso di una canzone NON FINALISTA, "Acque amare", per la quale Carla Boni si beò di un applauso lungo 3 minuti e 5 secondi!!!

La Quarta Edizione (1954) si può considerare "storica" perché per la prima e unica volta il grande Totò partecipò in veste di autore di una canzone che poi si piazzò nona.

Quinta edizione (1955) da segnalare il fatto che Claudio Villa l'ultima sera cantò in playback, perché aveva la faringite. Vinse lo stesso, ma fu il primo e unico caso di orchestra che suonava con il rumore dei graffi del disco in sottofondo... Scherzo, in realtà il palco era vuoto, si sentiva solo la musica del disco... Che tristezza... Conduceva Maria Teresa Ruta, e a questo punto mi chiedo MA QUANT'ANNI TENE? Ah, no: era una prozia.

Saltiamo in avanti di qualche anno e arriviamo alla Nona Edizione (1959) che vide la meravigliosa "Nessuno" di Mina piazzarsi solo OTTAVA!!!

XI Edizione (1961) secondo posto per "24mila baci" e quinto per "Le mille bolle blu"

XII Edizione (1962) solo il quarto posto per "Quando quando quando".

XIV Edizione (1964), una delle più importanti di sempre. Quell'anno non ci fu classifica, venne premiato solo il primo ovvero Gigliola Cinquetti con "Non ho l'età", che poi vinse anche l'Eurofestival. Ma in gara c'erano anche "Quando vedrai la mia ragazza" (Little Tony), "Ogni volta" (Paul Anka), "Un bacio piccolissimo" (Robertino), e poi "E se domani", ma non cantata da Mina, che non arrivò neanche in finale, e infine "Una lacrima sul viso" di Bobby Solo. Come capitato a Claudio Villa, anche Bobby fu colpito da faringite. Il suo produttore ottenne di far salire Bobby Solo sul palco per "far finta" di cantare, ma la canzone venne esclusa dalle votazioni. Insomma l'edizione del 1964 è una delle più importanti per la musica italiana poiché lì nacque il playback come noi lo conosciamo, ma lì nacquero anche i favolosi Anni Sessanta!

XV Edizione (1965), non vincono "Io che non vivo" di Pino Donaggio!!!!!! Che poi si sarebbe rifatto alla grande. E "Le Colline sono in fiore" di Wilma Goich. Anche lei si è "rifatta" alla grande...

XVI Edizione (1966), si piazza seconda "Nessuno mi può giudicare", ma non arrivano neanche in finale "Il Ragazzo della via Gluck" di Celentano e "Paff Bum," di Lucio Dalla.

La XVII edizione (1967) merita un capitolo a parte. Fu di certo un'edizione memorabile per la quantità di canzoni ancora oggi molto conosciute che ha sfornato, e sono (a parte la vincitrice e sconosciuta "Non pensare a me" di Iva Zanicchi) in ordine di classifica: "Quando dico che ti amo" (Les Surfs), "Proposta" (I Giganti), "La musica è finita" (Ornella Vanoni), "Io, tu e le rose" (Orietta Berti), "Bisogna saper perdere" (Lucio Dalla e I Rokes), "Pietre" (Antoine), "L'Immensità" (Don Backy), "Cuore Matto" (Little Tony). Ma naturalmente la più tristemente nota fu quella che venne esclusa dalla finale: "Ciao amore ciao" di Luigi Tenco, il quale per il dolore (e per chi ci crede...) si tolse la vita il 27 gennaio nella sua camera d'albergo. Di questa edizione, a causa proprio della tragedia di Luigi Tenco, la Rai decise di non conservare le immagini. Altri tempi. Fosse oggi le metterebbero in loop 24/7.

XIX Edizione (1969) per la prima e unica volta partecipa Lucio Battisti con "Un avventura"... arriva nono...

XXI Edizione (1971) primo classificato "Il cuore è uno zingaro" (Nicola di Bari), Secondo "Che sarà" (Ricchi e Poveri), Terzo "4/3/43" di Lucio Dalla. La canzone di Lucio Dalla venne censurata selvaggiamente. Originariamente il titolo doveva essere "Gesù Bambino", ma quando lo seppe il censore (che non ne sono sicuro, ma poteva anche essere Andreotti) ebbe uno svenimento! La scure della censura fa male, ma ciò che provoca vero dolore sono i punti di sutura... Il titolo viene giudicato irrispettoso, anche perché la storia narra di una ragazza madre che ha un figlio dal milite ignoto. Niente Gesù Bambino! Dalla, quando sei nato? Il 4 marzo 43! E allora quello sarà il titolo. Ma io non c'entro niente con questa storia. CHI SE NE FOTTE!!! Alcune parti del testo vengono radicalmente modificate: "mi riconobbe subito proprio l'ultimo mese" diventa "mi aspettò come un dono d'amore fino dal primo mese", "giocava alla Madonna con il bimbo da fasciare" diventa "giocava a far la donna con il bimbo da fasciare" ma soprattutto il ritornello finale "e ancora adesso mentre bestemmio e bevo vino... per i ladri e le puttane sono Gesù Bambino" diventa un ben più rassicurante "e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino, per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino".

XXII Edizione (1972). Sesto Posto "Jesahel" (Delirium, con un meraviglioso Ivano Fossati!!!), Settimo posto "Montagne verdi" (Marcella Bella), Ottavo posto "Piazza Grande" (Lucio Dalla)...

XXIII Edizione (1973). Tre cose da dire su quest'edizione: 1) Nel '73 sono nato io... 2) Un incendio scoppiato in Rai nei primi anni '80 distrusse (e ha fatto bene!!!) le registrazione di questo e dei successivi 4 festival. 3) Non si classificò per la finale una canzone MERAVIGLIOSISSIMA che si intitola nientemeno che "SUGLI SUGLI BANE BANE" e che DOVETE andare a vedere a questo indirizzo di YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=hbKm9qQnVe0

Le edizioni dal '74 al '77 sono il massimo dal trash, hanno davvero segnato un punto così basso per la discografia italiana, che al confronto Marco Carta è Michael Jackson. L'incendio delle teche Rai fu una benedizione. Tuttavia non posso non ricordare che nel '76 si classificò seconda nientemeno che... TU MI RUBI L'ANIMA...

XXVIII Edizione (1978). È il primo di cui ho un ricordo personale. Vinsero i Matia Bazar, ma tutti noi ricordiamo la seconda classificata Anna Oxa con "Un'emozione da poco", e soprattutto il grandissimo Rino Gaetano e la sua GIANNA! Non classificato il nostro amico e compaesano neretino Roberto Carrino con "N'addore 'e castagne". E chissà che un giorno non vi proponga una puntata dedicata al succulento tema "I salentini a Sanremo".

Nel 1979, la XXIX Edizione ci regala il passaggio di consegne tra gli anni 70 e gli 80 grazie alla meravigliosa "Tu fai schifo sempre" dei Pandemonium, che riuscirono per la prima volta a usare una parola "brutta" (schifo, appunto) sul palco del Festival. Lode e Gloria Eterna.

XXX Edizione (1980). Succede che a) presenta Benigni e chiama il Papa "Woitylaccio" e bacia in diretta per trenta lunghi secondi la co-conduttrice Olimpia Carlisi. b) Vince per l'unica volta in vita sua Toto Cutugno c) Stefano Rosso presenta una canzone che si chiama "L'italiano", che non è quella con cui tre anni dopo si presenta Toto Cutugno. La canzone più nota del festival però (oltre a "Contessa" dei Decibel e "Su di noi" di Pupo) è una canzone che voi non direste mai che è una canzone degli anni 80: GELOSIA di BOBBY SOLO!

XXXI Edizione (1981). È l'edizione di: "Per Elisa" (Alice, che vince), "Maledetta Primavera" (Loretta Goggi - 2°), "Roma Spogliata" (Luca Barbarossa, 4°), "Sarà perché ti amo" (Ricchi e Poveri, 5°), "Caffè nero bollente" (Fiorella Mannoia, non in finale) e soprattutto di quella che è la canzone regina del Karaoke, non classificata per la finale: ANCORA di Edoardo de Crescenzo, che probabilmente pagò un look eccessivamente classico, con un papillon che gli copriva mezza faccia, mentre l'altra mezza gliela coprivano gli occhiali con una montatura in ghisa spessa otto centimetri. (Esordisce Michele Zarrillo e si presenta in gara Sterling Saint-Jacques, un uomo di colore ma con gli occhi azzurri...). Ma i più scafati ricordano questa edizione per l'esibizione dei Bad Manners, gruppo Ska irriverente e maleducato: alla fine il cantante (un mostro pelato di almeno 300 chili) che tanto zompettava sul palco, perse i calzoni e rimase in mutande, allora pensò bene di girarsi di culo e togliersele in faccia al pubblico... Ma ce ndi sapiti 'ui giovani ti oce...

XXXII Edizione (1982). Eccola finalmente, l'edizione in cui Vasco Rossi presenta "Vado al massimo", e invece non va proprio: non arriva in finale. O meglio, non sappiamo in che posizione sia arrivato perché vengono date solo le prime cinque posizioni. Finito di cantare il buon Vasco si mette il microfono in tasca e se ne va, con l'intenzione di passare lo stesso microfono all'artista successivo (il mitico Christian!!!), ma siccome il microfono era collegato al filo... tirando, il microfono si sfilò dalla tasca e cadde e il buon Christian dovette raccoglierlo da terra. Ma è anche l'anno dell'esordio di Zucchero Fornaciari, con una canzone molto bella ma molto lontana da quello che sarebbe stato il suo stile negli anni seguenti: "Una notte che vola via". Secondo posto per Al Bano e Romina con "Felicità". Altri pezzi da ricordare: "Marinai" (Le Orme), "E non finisce mica il cielo" (Mia Martini), "Ping Pong" (Plastic Bertrand), "Lisa" (Stefano Sani, scritta da Zucchero) e soprattutto "Solo grazie" di Frà Giuseppe Cionfoli, che si piazza al quarto posto!!! Tra i numerosi ospiti, Diego Abatantuono che cantò "Eccezziunale veramente", e i KISS.

XXXIII Edizione (1983). Torna Vasco con "Vita Spericolata", e si piazza PENULTIMO (25°), battendo per un solo voto il povero Pupo. Vasco era in forte polemica con gli organizzatori del festival, tanto che nella serata finale mentre il playback andava, lui abbandonò il palco. Fu così che il pubblico scoprì che i cantanti cantavano in playback. Va ricordato che da alcuni anni (e ancora fino al 1990) i cantanti non venivano più accompagnati dall'orchestra ma cantavano in playback puro. Pippo Baudo decise solo dall'87 di far cantare i cantanti live sulle basi registrate. Altre canzoni note della XXX edizione: "Volevo dirti" (Donatella Milani, 2°) "Vacanze Romane" (Matia Bazar, 4°), "L'Italiano" (Toto Cutugno, 5°), "Nuvola" (Zucchero, 20°). La canzone di Amedeo Minghi "1950" non arriva nella finale ufficiale, mentre nella classifica "alternativa" che il pubblico vota tramite il Totip arriva ultima. Avete capito? ULTIMA!!! Una canzonona come MILLENOVECETTOCIQQUANTA DI AMEDEO MINGHI!!! Vabbè.
Tra gli ospiti stranieri anche Peter Gabriel, che cantò "Shock The Monkey" truccato da scimmia. Durante l'esibizione, penzolava da una sorta di liana appesa al soffitto del teatro, e a un certo punto mentre dondolava andò a sbattere con la schiena contro il bordo del palco in maniera che, lui racconta, avrebbe potuto essergli fatale. Questione di centimetri.

XXXIV Edizione (1984). La grande novità di questa edizione fu l'istituzione della categoria "Nuove Proposte". Eros Ramazotti batte tutti con "Terra Promessa", mentre tra i Big Toto Cutugno conquista il suo primo secondo posto con "Serenata" e litiga col vincitore Al Bano. Da ricordare anche: "Non voglio mica la luna" (Fiordaliso, 5°), "Nina" (Mario Castelnuovo, 6°), "Come si cambia" (Fiorella Mannoia, 14°), "Allo stadio" (Stadio, 20° e ultimi)... Tra gli ospiti stranieri i QUEEN. Ma la cosa "più meravigliosa" succede dopo l'esibizione di Claudio Villa. Il reuccio canta la sua solita canzone alla Claudio Villa, però in playback. Finisce la canzone e il pubblico chiede a gran voce il bis!!! Il bis del playback... bah... Ma Pippone Baudone a quel punto è già in platea, in prima fila: vuole chiedere a Mario Merola un giudizio su Claudio Villa. Pippo esordisce dicendo "Valerio... Mario vieni qua..." Un visibilmente emozionato Mario Merola si impossessa del microfono e dice di Claudio Villa: "È sempre un grande artista!", allora Claudio Villa si avvicina al proscenio, si mette in ginocchio e abbraccia Merola che si trova sotto al palco. Tra i due, i tradizionali fiori di Sanremo che a questo punto vengono completamente scrafazzati... Baudo tenta di raggiungere Merola, ma tra la prima fila e il palco c'è una barriera di corda e il mitico Pennellone inciampa e rischia di cadere. Resta sospeso su un piede solo per alcuni secondi, neanche fosse Carla Fracci che fa la spaccata... I cameramen faticano a riprendere la scena nel modo migliore, tutto è frenetico come solo la diretta di un evento eccezionale può essere. Il pubblico è in visibilio, e la scenetta si conclude tra urla di giubilo, applausi e lacrime di gioia, nella miglior tradizione della sceneggiata napoletana.

XXXV Edizione (1985). Prosegue qui la "tradizione", iniziata l'anno prima, di premiare col primo posto un cantante che aveva portato una bella canzone non in quell'anno ma in quelli precedenti. Nell'84 Al Bano e Romina vincono con "Ci Sarà", ma in realtà il pubblico sta premiando "Felicità". E così nell'85 i Ricchi e Poveri vincono con "Se m'innamoro", ma il pubblico sta premiando "Sarà perchè ti amo". Eros Ramazzotti arriva sesto con la meravigliosa "Una storia importante", ma vincerà l'anno dopo con la meno bella "Adesso tu". Ma l'85 è soprattutto l'anno di "Nuoi... ssiamo i rragassi di oji nuoi..." di quel Luis Miguel che tutti credevamo essere un idiota e che invece oggi se la fa con tutte le latino-americane più bonazze che ci siano, oltre ovviamente alla super Mariah Carey!!! Da segnalare "Grande Joe" (Banco del mutuo soccorso, 15°), "Vorrei Svegliarti" di Eugenio Finardi (18°) e il 21° e PENULTIMO posto di Zucchero con DONNE, DU DU DU...

Tra gli ospiti (tutti i più grandi nomi degli anni '80) anche i Duran Duran. Simon LeBon cantò con il gesso a una gamba, ma questo non evitò scene di isteria collettiva, svenimenti e lancio di mutande come non si vedevano dai tempi dei Beatles. E addirittura una chiacchierata (ma vera? Chissà) storia di amore (o forse sesso) tra Simon LeBon e... la figlia di Pippo Baudo... Solo leggende metropolitane? Chi lo sa. Fatto sta che ci fu ospite anche Katia Ricciarelli... e da lì...

XXXVI Edizione (1986). È l'anno de "Il Clarinetto", che vince ma fanno finta che sia arrivata seconda (leggenda metropolitana? Chissà). Conduce per la prima volta una donna da sola, è Loretta Goggi. Altre segnalazioni: "Lei Verrà" (Mango, 14°), "Innamoratissimo" (Righeira, 15°), "Via Margutta" (Luca Barbarossa, 18°), "Brividi" (Rossana Casale, 20°), "Canzone Triste" (Zucchero, di nuovo penultimo 21°), "Canzoni alla radio" (Stadio, di nuovo ultimi 22°). Tra gli ospiti stranieri Sting che canta un'intensa "Russians".

XXXVII Edizione (1987). Durante questa edizione accadde di tutto: Pippo Baudo si sentì male, Romina Power pure perché era incinta, Patty Pravo seppe che la sua canzone rischiava l'accusa di plagio e svenne. Whitney Houston cantò "All at once" e PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DI SANREMO le fu permesso di concedere il bis. È anche la prima edizione in cui i cantanti tornano a cantare dal vivo, anche se su base registrata. Vincono Morandi, Ruggeri e Tozzi, Toto Cutugno arriva di nuovo secondo, Al Bano e Romina terzi con "Nostalgia Canaglia", poi "Quello che le donne non dicono" (Fiorella Mannoia, 8°), "Il Garibaldi innamorato" (Sergio Caputo, 21°), "Rosanna" (Nino Buonocore, 23° e penultimo). Primo dei giovani Michele Zarrillo (che però aveva già fatto due Sanremo... d'altro canto anche Antonella Ruggiero, lasciati i Matia Bazar, si presentò tra i giovani nell'84) con "La notte dei pensieri". La sera della finale Pippo Baudo, in lacrime, interruppe la "kermesse" e invitò tutto il pubblico ad alzarsi in piedi e donare un ultimo grande applauso a Claudio Villa. Ah, ovviamente l'87 fu anche l'anno in cui l'Italia intera poté ammirare in diretta la minuscola tettina di Patsy Kensit.

XXXVIII Edizione (1988). Gabriella Carlucci e Miguel Bosè conducono un'edizione incolore che vede trionfare Ranieri con "Perdere l'Amore". Altre canzoni: "Mi manchi" (Fausto Leali, 5°), "Italia" (Mino Reitano, 6°), "Le notti di maggio" (Fiorella Mannoia, 10°). Tra i molti ospiti, Paul McCartney e George Harrison. Si sente la mancanza di quel marpione di Baudo.

XXXIX Edizione (1989). È l'anno dei quattro conduttori peggiori della storia, i cosiddetti "Figli di": Gianmarco Tognazzi (di Ugo), Rosita Celentano (di Adriano), Paola Dominguin (sorella di Miguel Bosè) e Danny Quinn (di Anthony). La serie di gaffes e strafalcioni che riuscirono ad infilare i quattro È LEGGENDA!!! Fortunato io che ho potuto assistere in diretta a tutto questo! l'89 fu anche l'anno del trio Marchesini - Solenghi - Lopez che fecero incazzare il Vaticano perché portarono sul palco Solenghi vestito da San Remo... Cutugno arriva secondo per la quarta volta, battendo però di nuovo Al Bano e Romina, terzi. Esordisce a Sanremo quell'all'epoca idiota di jovanotti e si piazza quinto con "Vasco", la canzone più brutta della discografia italiana. In compenso settimo si piazza Francesco Salvi con "Esatto!!!"... In questo marasma di schifezze la povera Mia Martini non può piazzarsi che NONA!!! NONA CON UNA CANZONE CHE SI INTITOLA ALMENO TU NELL'UNIVERSO!!!!!!!!! E FRANCESCO SALVI SESTO!!!!!!! (Originariamente Almeno tu nell'universo doveva essere presentata a Sanremo da Renato Zero)! Meno male che sotto di lei c'era al 12° "Il babà è una cosa seria" di Marisa Laurito... Raf è 15° con "Cosa resterà degli anni 80". Tra i giovani vince Mietta con "Canzoni" (di Amedeo Minghi) mentre non arrivano in finale I Ladri di Biciclette con l'omonima canzone. Ma nell'89 le categorie sono tre: ci sono anche gli "Emergenti", ed è la volta buona per Paola Turci, che negli anni precedenti ci aveva provato più volte, che porta a casa il primo posto con "Bambini".

Per ora basta, ci vediamo forse presto per la seconda parte della seconda puntata: dal 1990 al 2015.

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Belle Cose.
Bac

(PS: ovviamente ringrazio Wikipedia per avermi rinfrescato la memoria. Eh, che io le cose le so ma non è che sono Marino Bartoletti o Dario Salvatori...)

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