lunedì 11 marzo 2019

BAC-STAGE #001 - Galugnano 9/3/2019

 AMICI MIEI, 

Intitolo questa nota con il numero progressivo #001 perché potrei anche farne altre dello stesso genere. Magari mi metterei meno nei guai se optassi per #01 anziché per #001... vabbe’, que serà serà... Ma di cosa parla questa rubrichetta? Di quello che succede dietro le quinte, di quello che voi spettatori non sapete, di ciò di cui (e sottolineo di cui) non vi accorgete mentre noialtri, noi “Live Performers”, siamo sul palco e sembra quasi che stiamo suonando. Ovviamente il tutto in salsa Bac. DI CUI (appunto) Bac-Stage.

Lasciatemi iniziare dandovi conto di quanto è accaduto ier sera, sabato 9 marzo 2019, durante lo spettacolo dei BàshaKa Indie in quel di Galugnano, nel contesto della Festa della Madonna Addolorata, nota come la Matonna Te Li Pampasciuni. Una bella piazzetta (Piazza Umberto I) sulla quale si affaccia il Palazzo Baronale Dellanos, con il nostro palco addossato al muro laterale della Chiesa Matrice di Maria Santissima Incoronata. Fatevi un giro a Galugnano (frazione di San Donato, a 12 Km da Lecce): dal 28 gennaio di quest’anno proclamata Città d’Arte.

Da premettere che per l’occasione, siccome si suonava in piazza, spettacolo completo ecc., ho pensato di portare il mio set di tastiere al completo (niente di eccezionale, eh), quello che uso anche nello spettacolo Solo Cari Ricordi. Ovvero, per chi fosse interessato, Yamaha S90 ES (che in genere uso per gli effetti di pianoforte acustico o elettrico, o di piano e pad), e la mitologica Roland E70 che in realtà uso solo come controller Midi collegata al mio Mac, attingendo i suoni dal software Main Stage. Io lo so che una tastiera old school come la E70, per quanto provvista di uscite Midi, può avere qualche problema nel collegamento al computer, dato che il cavo adattatore Midi - Usb non è affidabilissimo. Però negli ultimi due anni non mi ha mai dato problemi. Ieri, nella fattispecie, dopo aver passato tutta la mattinata a organizzarmi i suoni appositamente per le canzoni che dovevo suonare in serata, ero molto contento di poter fare sfoggio di tecnologia per dare allo spettacolo quel tocco di professionalità in più. Manco a dirlo: la tragedia era dietro l’angolo.

Una delle canzoni che non possiamo non suonare è l’altrettanto mitologica “Tu mi rubi l’andita”, canzone che, quando faccio gli spettacoli da solo, eseguo nella sua versione classica, invece con i BàshaKa Indie ci siamo inventati una versione “mesh-up” in cui a un certo punto si inserisce a sorpresa “Profondo Rosso” dei Goblin. Quella che fa “Tàttati ttattàtti ttattattìttatù ttattàti ttàtti”, con la ben nota particolarità che ha una battuta in tempo pari e una in tempo dispari... e io mi ero organizzato così: parte destra della tastiera i suoni per il “Ttàttattì”, parte sinistra della tastiera organo di chiesa, parte centrale della tastiera un suono di Moog facilmente riconoscibile se conoscete il pezzo (Quello che fa “Piuuu... pirì pirì pipììuuu...”). Ero organizzatissimo. Devo dire (con malcelato orgoglio) che quando suono quella parte di “Tu mi rubi l’andita” sono particolarmente orgoglioso di me stesso, perché con la mano destra faccio una cosa difficile, con la sinistra accompagno facendo gli accordi, nel frattempo canto e devo ricordarmi che le battute sono una pari e una dispari, e poi devo anche cambiare i suoni all’altra tastiera. Una roba impegnativa. Ieri mentre suonavo e cantavo la strofa e il ritornello pensavo: “Questa sera sarà una figata, perché dopo questo ritornello attaccherò con Profondo Rosso, con i suoni precisi uguali all’originale... non vedo l’ora che arrivi quella sezione lì!”. Poi arriva la sezione, attacco il riff con la mano destra... ma non era il suono giusto!!! Che cavolo succede!!! Penso che forse ho sbagliato a impostare la patch sul computer, do’ un’occhiata: no, è la patch giusta! Allora forse sto suonando la sezione sbagliata della tastiera, mi sposto al centro... niente: lo stesso suono sbagliato! Ok: da bravo intenditore delle faccende Midi mi sono procurato di impostare sulla tastiera un tasto chiamato PANIC che si preme quando qualcosa non va. Il PANIC in pratica non fa che ripristinare tutti i collegamenti in un attimo, come spegnere e riaccendere la tastiera senza aspettare il tempo tecnico di spegnimento e accensione... ma non funziona neanche il PANIC!!! (Nel frattempo sto continuando a suonare). A un certo punto mi rendo conto di non essere più sincronizzato con il batterista: mentre Roberto suona la battuta pari, io sto suonando la battuta dispari... sono uscito fuori tempo io? O lui? E Pasquale cosa sta suonando? Perché se Pasquale è con me allora è Roberto che si deve riallineare, se invece Pasquale è con Roberto mi devo riallineare io... poi penso che forse questa sezione della canzone sta durando un po’ troppo... Ok, vada come vada: lascio perdere la tastiera superiore, faccio tutto con la Yamaha (come ho sempre fatto negli ultimi 5 anni... sigh...) e attacco a cantare la strofa, mettendo nei guai Roberto che a quel punto ha dovuto riallinearsi a me (ancora non so nulla di Pasquale). Canto questa benedetta strofa... e finalmente arriva la parte di canzone in cui si torna tutti alla versione originale di “Tu mi rubi l’andita”, fuori dai guai, salvi anche stavolta. Ma che fatica. I 60 secondi (o anche decisamente meno) più lunghi di tutta la serata.

Se ne sarà accorto qualcuno tra il pubblico? Boh. Quanto conta tutto questo nell’economia di uno spettacolo? Poco o niente, perché, in fin dei conti, sul palco queste cose succedono di continuo, ogni sera una (o più d’una) diversa, a volte anche sempre la stessa cosa in sere diverse. Tipo, ieri sera non è stata mica l’unica... Fanno parte della fatica di essere un musicista, di quel bagaglio di gioie e dolori che ti dà questo fantastico lavoro. A volte episodi come questo sono talmente clamorosi che tra amici musicisti se ne parla e riparla, scompisciandosi dalle risate, nei secoli a venire. Ci sono episodi entrati nella leggenda. Con questa rubrichetta spero, Amici Miei, di potervi coinvolgere nel fantastico mondo dei Live Performers!!!

Buona Giornata, 
Bac

I BàshaKa Indie: da sinistra Roberto Duma, Pasquale Chirivì, Andrea Baccassino


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Display Yamaha s90 ES non funzionante